15 Marzo 2008 - IL SECOLO XIX
 
 

Riapre la discesa al mare Campiglia-Persico
L’Associazione Campiglia, grazie alla collaborazione del Parco Cinque Terre e del Comune della Spezia, ha reso nuovamente percorribile il sentiero che conduce al mare di Tramonti

Dopo tre anni di difficili lavori di contenimento, consolidamento, ricostruzione e messa in sicurezza di uno dei tratti di costa più affascinanti e impervi del Parco Cinque Terre, la discesa che da Campiglia conduce sino alla spiaggia del Persico conquista di diritto un posto nella rete di sentieri, suggestivi e sicuri, che ha fatto delle Cinque Terre una delle mete preferite per gli amanti del trekking di tutto il mondo...
L’opera di recupero ha avuto inizio nel 2005 con la costruzione, sulla spiaggia del Persico, di un muro di contenimento e protezione della frana sovrastante ad opera del Comune della Spezia, è proseguita nei due anni successivi, grazie all’intervento dell’Associazione Campiglia, con la ricostruzione di muri a secco e il ripristino di parte del selciato e degli scalini divelti dai cinghiali, sino a giungere nel 2007 all’avvio di un programma annuale di manutenzione del sentiero per il quale il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il Comune della Spezia si sono impegnati a coprire il 50% delle spese.
Ulteriore sostegno economico ai lavori manutentivi dei sentieri di Tramonti sarà assicurato dalla vendita, presso lo spaccio nella piazzetta di Campiglia, della cartina Sentieri fra le Cinque Terre e Portovenere - edita dall’Associazione omonima – che oltre a indicare i percorsi illustra le produzione agricole, le tradizioni, la flora e la fauna legate a ciascun sentiero.

L’Associazione Campiglia
Da anni l’Associazione Campiglia ha intrapreso un difficile percorso di tutela e valorizzazione del territorio di Tramonti, confine orientale del Parco Nazionale delle Cinque Terre, soprattutto mediante la riapertura e messa in sicurezza degli antichi sentieri agricoli e il recupero delle fasce terrazzate ad opera dei suoi associati che, nonostante le innegabili difficoltà, non si rassegnano ad abbandonare un territorio strappato con fatica alla verticalità della costa dai loro padri.
“A sostegno dell’attività agricola di quest’area – sottolinea Pierpaolo Bracco dell’Associazione Campiglia – la nostra associazione ha aperto da alcuni anni uno spaccio alimentare nella piazzetta del paese che, oltre ad assicurare un minimo di servizi alla comunità, vende ai numerosi turisti i prodotti tipici conferiti dai piccoli produttori locali impegnati nell’opera di recupero agricolo: dallo zafferano alla marmellata di fichi d’india, dal sale marino al “rinforzato”, vino passito e per alcuni viticoltori nome storico dello Sciacchetrà”.

 
© Tutte  le foto/testi rimangono di proprietą dell'Associazione Campiglia