Territorio
 
Campiglia e Biassa, anche se strettamente affini ai centri delle Cinque Terre, per il tipo di economia, basato essenzialmente su una viticoltura specializzata che ha determinato nel tempo la caratteristica conformazione del territorio a fasce terrazzate digradanti fino al mare, hanno però caratteri precipui che li contraddistinguono.
 
Anzitutto contrariamente a Monterosso, Vernazza, Manarola e Riomaggiore che sorgono direttamente sul mare ed a Corniglia posta su un promontorio sopraelevato di un centinaio di metri, essi sono situati al di là del crinale verso il golfo di La Spezia. Biassa si trova a circa 200 m. al di sotto della dorsale (e a circa 300 m. sul livello del mare) al centro di una valle profondamente incassata nella collina a NW di La Spezia, Campiglia è posta più a sud e appena al di sotto della dorsale stessa.
 
Se infatti il nucleo più antico di questo borgo (denominato “il castello”) è strettamente addossato alla parete occidentale della collina e quindi rivolto totalmente verso la città, le parti più recenti dell’abitato (in gran parte ottocentesche) che si allungano ai lati della direttrice viaria Acquasanta - Portovenere, e la chiesa parrocchiale (S.Caterina di Alessandria) sono situate proprio sul crinale, tanto che dalla piazza della chiesa e dal vicino

cimitero è possibile vedere contemporaneamente I DUE MARI: quello del golfo di La Spezia coronato in alto dalle aspre vette delle Apuane ad ovest, e ad est il mare aperto sul cui orizzonte appaiono e scompaiono, come apparizioni oniriche (gli antichi le ritenevano le “Isole dei beati”), la Gorgona, la Capraia e la Corsica, e ancora, nelle giornate più terse e ventose l’Elba e la costa di Livorno a sud e all’estremo ovest le ultimi propaggini dell’arco alpino con la vetta conica del Moncenisio.

 
 
Collocazione geografica - Collegamenti pedonali
 
Campiglia che amministrativamente fa parte del Comune della Spezia, come abbiamo visto, si trova ad una certa distanza dal mare (alt. 400 m. circa) sulla direttrice viaria che congiunge Portovenere con Levanto (e da qui con Genova e con la Liguria interna tramite il collegamento con la val di Vara).
 
Oggi riscoperta dagli escursionisti, per la non elevata difficoltà del tracciato ed il susseguirsi di viste panoramiche mozzafiato (sentiero CAI n.1), era anticamente un’arteria di primaria importanza, probabilmente già tracciata durante la preistoria. E’ all’età del bronzo (II-III millennio a.C.) che si fa risalire infatti il culto del menhir. Lungo tutta questa direttrice viaria che, come spesso avveniva già nel medio evo, si diramava speso in un fascio di
sentieri paralleli poco distanti uno dall’altro, la presenza di località legate alla devozione doveva essere stata particolarmente evidente, se ancora oggi una delle diramazioni è denominata “via dei santuari”, in quanto collega i più importanti e venerati edifici dedicati prevalentemente al culto della Vergine.
 
Nella piazza della chiesa di Campiglia, di fronte all’alto campanile ottocentesco, i principali percorsi pedonali del territorio si incontrano e si diramano. Non deve stupire quindi se coloro che amano percorre a piedi i sentieri delle Cinque Terre e di Portovenere prediligano partire da questa località, anche perché essa è uno dei pochi punti di accesso che si trovi “in quota” e non obblighi quindi gli escursionisti ad un tratto iniziale in ripida salita.
Come abbiamo già visto infatti questo paese si allunga proprio lungo il percorso di crinale (alt.4/500 m.) a circa 1h. e ½ di cammino da Portovenere e 2 h. e ½ da Riomaggiore.
Da Campiglia inoltre si può raggiungere in breve tempo l’antica via Provinciale, già in stato di completo degrado e oggi in gran parte recuperata, che più in basso (alt. 250 m. circa), attraversa il piccolo nucleo del Chioso e collega i terreni terrazzati di Tramonti di Campiglia e di Biassa con quelli di Albana (verso sud) e di Schiara-Monasteroli (a nord). Scendendo ancora si incontrano le isolate località di Navone e del Persico i cui pochi vigneti ancora coltivati danno l’uva per il famoso vino Rinforzato (denominato anche Sciacchetrà), esse sovrastano un ripido dirupo attraverso cui si raggiungono con qualche difficoltà due splendide spiagge circondate da archi naturali di scogliere che formano delle piccole piscine naturali dove il fondale è particolarmente ricco di fauna e flora marina.
 

Sempre dal paese di Campiglia ci si può dirigere anche verso il golfo di La Spezia: una antica mulattiera perfettamente lastricata scende in ampi tornanti, prima in un fitto bosco di alti castagni e poi in una pineta, verso il santuario dell’Acquasanta e alle poche case di questa frazione posta all’incrocio con la carrozzabile Portovenere-La Spezia.
Ancora su questo versante restando per un tratto in quota e poi scendendo verso NE si può raggiungere il paese di Coregna poco lontano dalla strada litoranea per Riomaggiore-Manarola.

Punto di partenza o di arrivo per escursioni con vari livelli di difficoltà, Campiglia può essere anche un piacevolissimo luogo di soggiorno, per la costante brezza marina che rende il clima temperato per gran parte dell’anno, la presenza di salubri pinete a pochi passi dall’abitato, come quella che si apre subito dietro la chiesa ed il vicino mulino a vento , la vista che si apre sull’ampia distesa del mare a ovest o sullo specchio tranquillo del golfo ad est ed infine per le attrezzature di accoglienza di un ottimo livello qualitativo.
Non molto distante (30 m.) al Muzzerone sul sentiero n.1 verso Portovenere è attrezzata una suggestiva palestra di roccia a picco sul mare mentre e a pochi minuti lungo la carrozzabile un centro equestre consente di effettuare facili escursioni nel folto bosco della Castellana per raggiungere le cave di marmo portoro ormai abbandonate, o in altri più impegnativi itinerari.
Chi si vuole fermare a Campiglia può quindi scegliere o di dormire nella LOCANDA TRAMONTI Rubicata proprio sulla piazzetta della chiesa, o affittare un appartamento in paese .
Per mangiare ottimo pesce o altri prodotti locali ( tra cui il famoso “zafferano di Tramonti” ) si può scegliere il ristorante LA LAMPARA  o può altrimenti acquistare direttamente i prodotti alimentari nello spaccio del paese.

 
 
 
© Tutte  le foto/testi rimangono di proprietà dell'Associazione Campiglia