25 Novembre 2008 - IL SECOLO XIX
La Spezia – Il Parco Nazionale delle Cinque Terre con  l’Associazione Campiglia presentano i lavori di restauro del mulino a vento di Campiglia ed i prodotti tipici del territorio di Tramonti

 

 

Il programma prevede il ritrovo nella piazzetta del paese alle ore 14.30, la visita del mulino ed una camminata attraverso gli antichi sentieri. Alle 16 presso il Ristorante La Lampara sarà possibile degustare e acquistare  i prodotti tipici ( zafferano, marmellata di fichi d’india, ecc.). Interverrano: il presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, il sindaco della Spezia ed il presidente dell'Associazione Campiglia.
Si è da poco concluso il restauro dell’antico mulino a vento di Campiglia. Il progetto è stato reso possibile dalla collaborazione tra l’Associazione Campiglia promotrice dell’iniziativa, il Parco Nazionale delle Cinque Terre sponsor e realizzatore dei lavori ed il Comune della Spezia proprietario dell’immobile.
Il mulino di Campiglia venne innalzato probabilmente nel corso del ‘600 allo scopo di sopperire alla poca disponibilità di energia idraulica comune a tutte le località, come quelle dell’estremo Levante ligure, dove le pareti ripide ed i rilievi troppo vicini al mare hanno impedito la formazione di corsi d’acqua di grande portata. Oggi dei ben più numerosi mulini a vento che dovevano sorgere sui punti più esposti  intorno al golfo restano testimonianze cartografiche e iconografiche per quelli della Spezia e Maralunga, mentre  sono pervenuti sino a noi  i resti materiali dei  due mulini gemelli posti affiancati nella costa a picco sul mare aperto di Portovenere e  di quello che si alza a Campiglia poco a sud della chiesa di S.Caterina.. Il progressivo  abbandono aveva lasciato questo mulino nella più totale incuria, soggetto a saccheggi e destinato a sicura rovina. Da qui la necessità di avviare i lavori di restauro di tipo conservativo, mantenendo ben distinte le parti costruite ex novo da quelle originali, secondo una prassi metodologica ormai consolidata per questo tipo di interventi.
All’interno dell'edificio dovrà essere allestito un centro di accoglienza del parco delle Cinque Terre gestito dall’Associazione Campiglia ed una mostra permanente relativa alle diverse tipologie di mulini a vento in Italia e all’estero, al loro funzionamento ed alle diverse metodologie di recupero. 
Il mulino di Campiglia tornerà così  ad assumere oltre ad una indubbia valenza simbolica, volta a richiamare le origini agricole e le caratteristiche ambientali di questo territorio, anche una concreta funzione all’interno delle attività di conservazione e recupero del territorio e delle sue tradizioni. E’ proprio con tali finalità  che l’Associazione Campiglia ha  avviato sin dalla sua fondazione (1999) una serie di iniziative tra cui: la pubblicazione del libro Tramonti di Campiglia, la Settima Terra (Ediz.Buonaparte, Sarzana, 2004)  e della cartina dei Sentieri tra le Cinque Terre e Portovenere (2007); l’apertura dello spaccio; il ripristino delle antiche vie sul versante del golfo ed il recupero di terrazzamenti tramite la coltura dello zafferano, dei fichi d’india e delle erbe aromatiche. Proprio in questa occasione sarà possibile visitare le nuove coltivazioni e conoscere, degustare e acquistare i prodotti tipici di cui si è appena conclusa la raccolta e la lavorazione.

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