|
13 Marzo 2004 - LA NAZIONE |
|
|
 |
|
RISCOPERTA LA VIA DEI BANDITI: UN CHILOMETRO GIÀ PERCORRIBILE E' stata a lungo cercata, poi identificata e per tratti riaperta. Adesso si vuole darle continuità collegando segmenti originali a varianti imposte nel tempo da calamità naturali, quali le frane. E' l'antica Via Provinciale che dal Golfo raggiungeva Genova tenendosi in faccia al mare, tra la fitta macchia mediterranea e poi le vigne rigogliose che andavano ad occupare le colline da Tramonti al Mesco. Il tratto iniziale di questa strada d'importanza militare e commerciale prese il nome, in un certo periodo storico, di "Via dei banditi", a significare le aggressioni che mercanti e pellegrini subivano nei luoghi più impervi toccati dal percorso. La toponomastica di Campiglia contiene un'emblematica testimonianza: al di sopra delle case del Persico, infatti, esiste un dosso chiamato "passo di bandì".
Campiglia appunto s'è proposta di rivisitare l'antico percorso e di valorizzarlo in funzione di un recupero agricolo prima che a fini turistici. In zone di difficile accesso, la vecchia Provinciale può tornare comoda. I lavori di ripristino sono in atto da qualche settimana nella fascia di territorio comunale della Spezia compresa fra Portovenere e Riomaggiore, Promotori dell'iniziativa il Parco nazionale delle Cinque Terre e l'Associazione Campiglia. L'escursionista esperto può già percorrere un buon km della strada ritrovata, in un ambiente di selvaggia bellezza, tra le falesie a picco sul litorale di Navone e ciclopici vigneti in rovina che hanno imposto ardite varianti. Si conta di raggiungere Fossola entro la primavera.
Luciano Bonati
|
|