1 Novembre 2009 - Cronaca 4

Anche il 2009 si sta rivelando un’ottima annata per lo Zafferano di Campiglia

 

 

Chi in queste mattinata si è recato Campiglia non ha potuto far ameno di vedere, in qualche terrazzamento sul versante mare, una distesa di fiori di color rosso-viola. Data la straordinaria fioritura, che sta superando quella già eccezionale dello scorso anno, la raccolta dello zafferano si potrae spesso sino all'ora di pranzo, dando la possibilità ai più curiosi di scambiare qualche parola con i pazienti agricoltori intenti alla raccolta e così scoprire i segreti dello zafferano. I fiori devono essere raccolti all'alba quando sono ancora chiusi per poi prelevare ed essiccare i preziosi pistilli color rosso, da cui si ricava la spezia.
La coltivazione dello zafferano, tipica della Sardegna e dell'Abruzzo, si sta rivelando particolarmente adatta per il recupero dei terrazzamenti di Tramonti di Campiglia un tempo coltivati a vite.
Il successo della scorsa annata ha portato alcuni coltivatori a ampliare i terreni destinati a zafferano, in attesa dei fondi messi a disposizione dal PSR, con i quali verrà anche realizzato un vero e proprio laboratorio di trasformazione dei prodotti. L'intenzione è anche quella di passare ad un metodo di coltivazione più scientifico commissionando a centri universitari di agraria studi sulle caratteristiche chimiche dei terreni della zona. Lo scopo è quello di capire il periodo di rotazione tipico della pianta dello zafferano e valutare l'eventuale utilizzo di integratori per il terreno. Si osserva di fatti un ciclo che tocca un picco il terzo anno per poi riscontrare una progressiva decrescita della produttività.

Domenica 8 novembre l'Associazione Campiglia organizza una giornata dimostrativa di raccolta dello zafferano. Al termine verrà effettuata un'escursione sugli antichi sentieri del territorio.

Il ritrovo è per le ore 10 presso il terrazzamento situati in prossimità del Ristorante La Lampara lungo la via Tramonti.

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