Itinerari ad Anello
 
 
 
 
 
Campiglia - Nozzano  - S.Antonio - Campiglia

Tempo percorrenza: 1.45 ore
Dislivello: 170 metri circa
Difficoltà: Escursionistico (E)
Sentieri utili: 4b - 4 - 1

 

Dalla piazzetta del paese si imbocca il sentiero 4b CAI in corrispondenza dell’ingresso della Locanda Tramonti; struttura ricettiva di charme ricavata in un edificio dell’ottocento. Il sentiero attraversa inizialmente terrazzamenti ben conservati, alcuni dei quali adibiti alla coltura dello zafferano; pregiata spezie di recente introdotta nella zona dall’Associazione Campiglia. Il sentiero attraverso quindi un fitto bosco formato in prevalenza da pino marittimo per poi sbucare nelle fasce alte di Schiaretta e del Campodonico. Da tale punto si apre una vista panoramica sia verso il sottostante spiaggione di Persico e Navone che sulla costa di levante e le isole spezzine. Il percorso proseguendo incrocia la strada carrozzabile per Schiara che si percorre in discesa per un breve tratto, fino alla prima curva, dove si procede per una mulattiera in leggera salita. Siamo giunti nel solco di Nozzano (340 m.) in cui si trova l’omonima fontana opera ottocentesca dell’esercito napoleonico. L’itinerario prosegue seguendo il sentiero 4CAI. Vale tuttavia la pena effettuare una breve digressione, seguendo ancora il 4b/4d, fino ad incontrare la spettacolare scalinata a picco sul mare che conduce al nucleo di case di Monesteroli, per poi fare ritorno al solco di Nozzano. Il percorso continua in salita attraversando vigneti abbandonati per poi immergersi in un fitto bosco di lecci a basso fusto. Si sbuca nella strada asfaltata, in precedenza già incontrata, proprio all’altezza del “Menhir di Tramonti”. Proseguendo lungo la carrozzabile si giunge in località S.Antonio (m.512) dove è presente un punto di ristoro ricavato nell’antica chiesetta. Ci troviamo sul tracciato dell’ 1CAI che collega percorrendo il crinale Portovenere con Levanto. Si deve quindi seguire tale sentiero in direzione est. Il cammino si sviluppa da questo punto interamente in quota attraversando boschi di castagno, pino marittimo e leccio. E’interessante notare la significativa presenza di querce da sughero, caratteristiche per spessa e rugosa corteccia che è assolutamente vietato prelevare per non danneggiare irrimediabilmente la pianta, che date l’altitudine e l’umidità della zona si trova al limite delle sue condizione ecologiche. Dopo aver percorso nella parte finale un tratto in cui il sentiero è scavato nella roccia dall’acqua piovana, si giunge dall’alto al paese di Campiglia.

 
 
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